Alla scoperta del Ticino

Foto di Carlo Zanardi

Da sempre i fiumi sono sinonimo di vita e prosperità. Da Londra a Parigi, Roma e Vienna, passando per Budapest, Firenze e Amsterdam, i corsi d’acqua hanno sancito la crescita e l’espansione di piccole e grandi metropoli, il cui ritmo è ancora scandito dallo scorrere di acque – più o meno – tranquille.

Dai fiumi e lungo il loro corso partono infinite attività – pesca, kayak, canoa, ciclismo, camminate – senza contare le bellezze naturali e la fauna selvatica che vi prospera, e sui fiumi si può anche vivere, abbracciando uno stile di vita innovativo, molto diffuso in paesi come il Regno Unito. Il territorio altamente variegato dell’Italia, percorso dai Quattromila delle Alpi e dalla lunga dorsale appenninica, unito a zone pianeggianti o lacustri alternate a colline e scogliere, si riflette in corsi d’acqua che solcano terreni profondamente diversi tra loro per morfologia e struttura. Tra questi, il Ticino riveste un ruolo di primaria importanza come via di comunicazione transfrontaliera.

Il Ticino, un fiume da vivere e da scoprire

Chissà quante storie avrebbe da raccontare un corso d’acqua così peculiare.

La Val Bedretto nel Canton Ticino e una fonte nei pressi dell’Ospizio del San Gottardo, in Svizzera, sono le due sorgenti di questo importante fiume che corre lungo due stati e due regioni, Piemonte e Lombardia. Le valli strette percorse da gole ripide della Svizzera lasciano spazio agli scenari più dolci del Lago Maggiore, dopo il quale il fiume continua il suo corso all’altezza di Castelletto Ticino e Sesto Calende, non senza il contributo di preziosi affluenti come il Toce.

Prosegue in territorio ora piemontese, ora lombardo, e all’altezza di Golasecca contribuisce a formare il canale Elena, preziosissimo per l’irrigazione delle campagne novaresi. Tocca poi vari paesi, con i centri maggiori di Vigevano e Pavia, prima di buttarsi nel Po. Il tutto per un tragitto di quasi duecentocinquanta chilometri. Chissà quante storie avrebbe da raccontare un corso d’acqua così peculiare: noi ve ne mostriamo qualcuna.

IL TICINO IN NUMERI

Il fiume misura 248 km, dei quali 91 km percorsi a monte del Lago Maggiore, 47 km percorsi nel Verbano e 110 km percorsi da Sesto Calende al Po, attraverso la Pianura Padana.

Paesaggio della spiaggia di Cicognola a Castelletto sopra Ticino.

Navigando dal Lago Maggiore a Milano: il Panperduto

Un progetto innovativo che prende ispirazione nientemeno che da Leonardo da Vinci, che sui canali e navigli della zona effettuò molti studi, con l’idea di collegare il bacino del Lago Maggiore al capoluogo lombardo.

Ambiziosa, certo, ma molto affascinante, l’idea di unire scenari così diversi apre opportunità da cogliere al volo, come quella di esplorare zone dai nomi fantasiosi quali la Diga del Pan Perduto a Somma Lombardo.

Inaugurata nel 1884, questa favolosa opera di ingegneria idraulica dà vita a due canali, il Villoresi, destinato all’irrigazione, e un canale industriale, per la produzione di energia; una struttura che, sfruttando la portata del Ticino, ha cambiato radicalmente il territorio e conserva a tutt’oggi il fascino d’altri tempi.

La Diga offre inoltre molte attività per tutti, dal Giardino dei Giochi d’acqua, dove i bambini possono vedere la forza idrodinamica e cinetica di questo elemento, al Museo delle Acque Italo Svizzere, al centro di una piccola isola, ricco di informazioni e con una sala polifunzionale per convegni e incontri. Qui potrete anche svagarvi, grazie a una fornitissima caffetteria con bookshop, esplorando la zona, ricca di storia e attrattiva.

Da Somma Lombardo si potrà quindi navigare lungo il canale industriale fino a Vizzola Ticino e da Lonate Pozzolo a Turbigo, lungo il fiume Ticino stesso, dal Panperduto alla Diga di Porto della Torre e poi lungo il Naviglio Grande, che parte a sud di Sesto Calende e arriva alla Darsena di Porta Ticinese a Milano. Direttamente dai monti alla Madonnina con un percorso che ha dell’avventuroso.

LA DIGA DEL PANPERDUTO

La diga sul Ticino e le altre opere collegate vennero inaugurate nel 1884 su progetto di Eugenio Villoresi, e sono rimaste tutt’ora quasi del tutto immutate.

Diga del Panperduto sul fiume Ticino

Scoprire il Parco del Ticino

Il Ticino non è solo navigazione in barca, infatti lungo le sue sponde trovate stupendi itinerari ciclopedonali che si snodano attraverso piste ciclabili di grande fascino.

Grazie alla Ciclabile del Ticino potrete andare fino a Milano in modalità green, osservando uccelli rari e scoprendo inattese specie faunistiche, in un percorso adatto a tutti, sia alle famiglie che ai più avventurosi.

Potrete anche raggiungere il fiume partendo da Novara, solcando paesaggi immersi nel verde, costellati da chiese affrescate e pievi millenarie, antichi mulini e santuari – passando per Galliate, Cameri e Bellinzago – addentrandovi nel Parco del Ticino. Istituito nel 1974, per quanto riguarda il settore lombardo, e nel 1978 per il territorio piemontese, il Parco del Ticino si è proposto come pioniere dello sviluppo sostenibile e vuole proteggere la biodiversità di una zona molto delicata, tramite progetti di conservazione e ricerca – l’ultimo nato, LifeDrylands, mira al restauro delle praterie e delle brughiere di Piemonte e Lombardia.

Ci sono mille attività che coinvolgono adulti e bambini lungo tutta la zona del parco, con fattorie didattiche, visite guidate e progetti educativi per le scuole, per scoprire gli ecosistemi che animano il territorio e lo rendono così speciale.

INFORMAZIONI

Per scoprire di più sul Parco del Ticino
www.parcoticino.it

L'Airone cenerino è uno dei simboli del Parco del Ticino.

Non solo bici

Il Parco propone inoltre esperienze che soddisfano tutti i gusti, come le escursioni in canoa – dedicate alla fotografia o alla scoperta di lanche con acqua risorgiva – alle quali potrete persino unire una notte in tenda, per dormire a contatto con la natura. I più avventurosi potranno scoprire il soft rafting, per immortalare gli animali del parco, come aironi, garzette e cormorani, oppure ammirare tramonti dalle mille sfumature.

Le escursioni in notturna, illuminate dalla luce della luna, vi faranno scoprire profumi e suoni dal sapore autentico, in un contesto unico.

O ancora la caccia al tesoro naturalistica, per i più piccoli, e percorsi sensoriali alla scoperta di piante ed erbe selvatiche, con le quali potrete preparare un pranzo sfizioso con i prodotti dei prati. Un’ampia gamma di proposte che rendono ogni soggiorno una favola.

I sentieri ciclopedonali del Ticino

Si dice che, nel perderci, ritroviamo noi stessi. Sarà vero? Potreste scoprire i molti sentieri che si snodano lungo il Ticino, seguire l’ispirazione per scoprire scenari sempre nuovi e partire senza una vera meta.

Nella zona a sud del Lago Maggiore, nei pressi di Arona, Dormelletto e Castelletto Ticino, potreste esplorate le cosiddette Grandi Dorsali – tra cui il Sentiero Europeo E1, il Sentiero Novara e il Cammino di San Carlo – e i sentieri che conducono alla Rocca di Arona, all’interno del Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago o sulle tracce di meraviglie nascoste, lungo le dorsali moreniche tra Ticino e il Lago Maggiore e la Riserva del Bosco Solivo.

Più a sud, partendo da Varallo Pombia, scoprite le bellezze della Riserva Naturale dell’ansa di Castelnovate o il Campo dei Fiori, un bosco di castagni e pini molto suggestivo. Vari sentieri vi portano inoltre alle Sette Fontane, vicino a Galliate, un luogo di svago sin dal 1850, il Santuario del Varallino, a San Pietro in Vulpiate, la Vecchia Dogana di Galliate, lungo un’antica strada preromana, il bosco della Panosa e le Lanche di Galliate e la vicina Villa Fortuna, un tempo il quartier generale di Vittorio Emanuele II durante la battaglia di Magenta.

Prendete una cartina, osservate il corso del Ticino e lasciatevi ispirare dalla fantasia: ovunque scegliate di andare, gli angoli nascosti di questo fiume vi regaleranno emozioni uniche.

IL SENTIERO EUROPEO E1

Queston sentiero escursionistico funge da asse di unione tra il Nord Europa (Capo Nord in Norvegia) e il Sud Italia (Capo Passero a Siracusa). Una vera e propria “autostrada verde”.



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